martedì 31 luglio 2007

FINANZA COMUNALE #2 - FIAB Risponde all'assessore Tizzoni in merito alla chiusura dell'UB

Tizzoni: “Ogni anno la giunta Pessina spendeva 12 mila euro che venivano versati sul conto di
Legambiente, per tenere aperto un ufficio, di cui la maggior parte dei rhodensi non conosce l'esistenza, per2 volte alla settimana per 3 ore al giorno. Noi non siamo certo contrari all'uso della bicicletta, ma noncondividiamo questa scelta: preferiamo risparmiare nei prossimi 5 anni 50 mila euro”.

L'OPINIONE DI FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta
Ci hanno lasciato perplessi le dichiarazioni dell'Ass. Tizzoni sull'attività dell'Ufficio Bici di Rho e del suorapporto con l'Amministrazione Comunale. Ci sembrano infatti per molti aspetti superficiali e demagogiche.
L'UB è attivo dal settembre 2005, ma ad oggi ha ricevuto solo un contributo di 6000 €, sostanzialmenteperchè le associazioni che hanno collaborato (Legambiente e FIAB su un piano di parità) non hanno mai considerato obiettivo prioritario vedere “pagato” il proprio impegno.
Sul piano economico, inoltre, l'attività dell'UB è iniziata lavorando insieme ai tecnici comunali su bandi di finanziamento regionali e provinciali per realizzare interventi come la pista ciclabile di Via Mattei, che hanno portato nelle casse del comune ben altre cifre (circa 215.000 €, 30 volte di più del contributo!) grazie ai finanziamenti dalla Regione e dalla Provincia. A tali bandi l'Amministrazione non avrebbe partecipato senza lo stimolo e il contributo delle associazioni
tramite l'UB: se un bilancio va fatto quindi, questo è decisamente in attivo. L'UB è stato tutto fuorché un “buco nero” di risorse. Nell'incontro avuto con l'Assessore pochi giorni fa avevamo indicato in dettaglio tutte le attività svolte, documentate da apposita relazione scritta. Tra queste, tra l'altro, l'apertura al pubblico dello sportello presso la Stazione FS rappresenta solo un piccolo tassello. L'UB ha infatti:
  • lavorato costantemente con i tecnici comunali per verificare sistematicamente la progettazione viabilistica, al fine di renderla più confacente alle esigenze della ciclabilità, basandosi sull'esperienza concreta di chi va in bici tutti i giorni;
  • lavorato per i progetti didattici sulla mobilità sostenibile per i bambini delle scuole elementari, in particolare organizzando e gestendo insieme agli insegnanti il progetto svolto quest'anno alla Scuola di Via Tevere;
  • rilevato i dati, scritto, redatto, corredato di immagini e impaginato la guida “In bici a Rho e
    dintorni”, che tra l'altro promuove il rhodense come area di interesse culturale e per il tempo libero, e di cui L'ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica della Provincia di Milano ha richiesto almeno 500 copie;
  • svolto l'indagine-sondaggio“Raccontami come usi la bici” insieme ai comuni di Arese e Bollate, con circa 1100 cittadini partecipanti, garantendo un patrimonio prezioso di indicazioni dirette e concrete su problemi e desideri di chi va o vorrebbe andare in bici, relativamente a viabilità, furti, posteggi, ecc.
  • organizzato manifestazioni ed eventi come la recente (maggio 2007) partecipazione di Rho a Bimbimbici, manifestazione a cui aderiscono 180 città italiane per promuovere scelte di mobilità “dolce” tra genitori e bambini. Secondo Tizzoni nessuno conosce l'UB, ma sono stati ben 500 i partecipanti nella nostra città!

Desta sorpresa quindi che l'Assessore, ben informato di tutto ciò e senza ulteriori contatti con le
Associazioni, usi la stampa per sminuire l'impegno con cui l'UB ha lavorato, anche perchè nell'incontro avuto era stato chiarito che l'ammontare del contributo poteva essere ridiscusso e che la buona volontà delle Associazioni per il bene della città non dipendevano certo da esso.
Tra l'altro la FIAB è partner apprezzato in molte città italiane in esperienze di questo tipo, dove opera per la promozione e facilitazione della mobilità ciclistica con una coerenza e disponibilità universalmente riconosciute.
Ci sembra invece che il problema sia un altro: lungi dall'essere “contrari all'uso della bicicletta” (ci mancherebbe....), noi pensiamo che tale uso vada sostenuto e incentivato, perchè è un valido contributo ad alleggerire i problemi di congestione e inquinamento in città, migliorando la qualità della vita di tutti. Se questa opinione non è condivisa lo si dica chiaramente, a noi e ai cittadini: è per questo che non si vuole più l'Ufficio Biciclette.
Altrimenti, se si è trattato di un malinteso, FIAB è pronta a lavorare e collaborare, nel rispetto delle reciproche competenze, con la consueta energia.

Andrea Scagni
FIAB Lombardia

Nessun commento: